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NUOVO PARERE DEL CTS: DOPO ASTRAZENECA ANCHE J&J AGLI OVER 60. DOPO CAMILLA,18 ANNI DI GENOVA, NUOVA MORTE SOSPETTA POST ASTRAZENECA: VITTIMA UN 54ENNE DI FLERO (BRESCIA) SENZA PATOLOGIE PREGRESSE

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E’ stata emanata dal ministero della Salute la circolare che aggiorna le disposizioni in merito alla campagna vaccinale. Il testo, firmato da Gianni Rezza, indica che AstraZeneca dovrà essere “somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni”. Per chi ha un’età inferiore e ha già ricevuto la prima dose, invece, “il ciclo deve essere completato con Pfizer o Moderna, da inoculare a una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose”.

Ma c’è una novità oggi: il nuovo parere del CTS che indica anche l’altro adenovirus, Janssen, per gli over 60. Ecco qui il testo inviato al Ministero della Salute l’11 Giugno: Il vaccino Johnson & Johnson monodose “viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, per soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione ed in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente”.

Perché si è arrivati a questo? Per la morte di Camilla, 18 anni di Genova, che aveva partecipato ad un Open Day Astrazeneca proprio nel capoluogo ligure, pur soffrendo di una patologia autoimmune (ma non lo aveva indicato sulla scheda fornita ai medici). Al vaglio dei pm la cura ormonale che la ragazza aveva iniziato 4 giorni dopo il vaccino.

Ma è stata male anche una 34enne di Lavagna, dopo l’inoculazione del vaccino Astrazeneca. E, notizia delle passate ore, si sta indagando anche sulla morte di un 54enne di Brescia, Gianluca Masserdotti, carrozziere di Flero, che al contrario di Camilla non aveva problemi di salute, nessuna patologia pregressa. Racconta la sorella Sonia: “Quando è arrivato in ospedale a Gianluca i medici hanno diagnosticato un’ischemia e un’emiparesi sinistra. Non è escluso che avesse già un trombo mai diagnosticato e che il vaccino abbia innescato questo processo che non gli ha dato scampo. Quando è arrivato al pronto soccorso aveva le piastrine praticamente azzerate, e, forse, con il vaccino in corpo, il suo fisico non è riuscito a reagire, nonostante i medici abbiano fatto di tutto per salvarlo”.

Adesso il ministro della Salute Roberto Speranza dichiara che darà indicazioni perentorie per l’utilizzo di Astrazeneca. Ma ricordate il detto “Quando i buoi sono scappati si chiude la stalla”? Ecco il Ministero della Salute sta facendo proprio questo, ha lasciato che si consumasse in tre giorn lo scontro all’interno del Comitato tecnico scientifico, proprio sull’assenza di una indicazione chiara fornita sino ad ora sull’utilizzo di Astrazeneca in questi Open Day per vaccinare giovani e giovanissimi. Ha lasciato che le Regioni andassero in ordine sparso, proprio per organizzare questi Open Day. E adesso spunta fuori che il CTS ha dato indicazioni precise anche per Janssen da inoculare solo agli over 60 e ci si cautela ulteriormente, visti i casi sospetti che spuntano in questi giorni. Oltre al fatto che, stante che è finita l’emergenza di questa terza ondata, in Italia avevamo dosi sufficienti per inoculare vaccini a tutti (anche la famosa terza dose) solo con Pfizer e Moderna. Le polemiche dunque sono inevitabili, gli errori invece si potevano evitare. Perché è vero che sono rarissimi. Ma anche la morte di una sola persona è la sconfitta di tutti in questa corsa all’immunizzazione della popolazione italiana. E al Ministero della Salute si cautelano ora. Meglio tardi che mai. Lasciando al commissario Figliuolo il cerino in mano, visto che ora sarà lui a dover rimodulare tutto il piano di vaccinazione, rispettando le scadenze perentorie sulla base delle nuove indicazioni fornite dagli scienziati. Ne parleremo alle 19 su Pavia Uno Tv nella rubrica “L’Italia che non va”. E qui è proprio il caso di affermarlo.

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